Il DPCM 26 aprile 2020 ha sancito, a partire dalla data odierna, l’inizio della Fase 2, definita dal Premier Conte come fase di “convivenza” con il virus Covid19. Tra le misure contenute nel Decreto, un passo in avanti è stato compiuto per la ripresa economica del Paese. Ripartono dunque diverse attività,  produttive e industriali, le attività per il settore manifatturiero e quello edile, insieme a tutte le attività all’ingrosso ad essi correlati, i cui codici Ateco sono rinvenibili nell’Allegato 3 al DPCM 26.04.2020, con l’obbligo di rispetto delle regole vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.

A tal proposito, con specifico riguardo alle attività di cantiere occorrerà rispettare le disposizioni del Protocollo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti condiviso con le associazioni di categoria e le parti sociali, approvato nel mese di marzo e da ultimo aggiornato al 24 aprile u.s.

Il Protocollo dispone misure di sicurezza di seguito sinteticamente indicate:

• adozione dei dispositivi di protezione individuali (soprattutto ove non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale di un metro tra i lavoratori);
• misurazione della temperatura corporea all’ingresso del cantiere con espresso divieto di ingresso in presenza di temperatura superiore ai 37.5 gradi centigradi;
• obbligo, da parte del lavoratore, di comunicazione al datore di lavoro di eventuali sintomi influenzali;
• preclusione dell’accesso a chi, nei 14 giorni precedenti, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.

Ricordiamo infine che MSA – Studio Legale Associato offre attività di consulenza legale anche in relazione alla tematica in oggetto, mediante il continuo aggiornamento sulle innovazioni normative che si stanno susseguendo e nell’ottica di un’assistenza personalizzata in base alle esigenze prospettate dal cliente.